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Tra Storia e Sacralità: DZ Engineering fa brillare il Sito UNESCO della Cattedrale di Palermo

Tra Storia e Sacralità: DZ Engineering fa brillare il Sito UNESCO della Cattedrale di Palermo 06/05/2025

Tra Storia e Sacralità: DZ Engineering fa brillare il Sito UNESCO della Cattedrale di Palermo

La bellezza architettonica e artistica della Cattedrale di Palermo, patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO dal 2015, brilla di luce nuova grazie al lavoro realizzato da DZ Engineering. Si è da poco concluso un significativo intervento di relamping all’interno della meravigliosa Basilica della Santa Vergine Maria Assunta, cuore pulsante della storia e della spiritualità siciliana.

Consapevoli dell’importanza del luogo e dell’impatto dell’illuminazione per la fruizione visiva degli spazi sacri, DZ Engineering ha effettuato la completa sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con moderni sorgenti a LED, in un’ottica di efficienza energetica.

 

L’incontro tra Arte ed Illuminazione

Come in ogni lavoro a cura di DZ Engineering, particolare attenzione è stata dedicata all’integrazione estetica dei nuovi dispositivi.

I faretti a LED sono stati appositamente verniciati con una tonalità RAL in perfetta armonia con i colori originali degli intonaci e degli stucchi dell’antica cattedrale, per garantire una presenza discreta e rispettosa del contesto storico-artistico.

Un progetto illuminotecnico su misura

Prima di procedere con la realizzazione dell’intervento, il team di ingegneri e progettisti ha eseguito uno studio illuminotecnico personalizzato per rispondere alle necessità della Cattedrale. Le molteplici attività che si svolgono all’interno del Duomo hanno richiesto l’implementazione di un’illuminazione funzionale e flessibile per adattarsi alle varie esigenze, ma sempre attenta alla dimensione scenografica e liturgica del luogo.

 

Per ridurre al minimo l’impatto visivo, sono stati adottati degli apparecchi di illuminazione perfettamente integrati con l’architettura della Basilica, in grado di valorizzare lo spazio senza alterarne l’equilibrio. Questa scelta ha consentito di esaltare la lettura materica e interpretativa degli affreschi, nel rispetto della loro profondità storica e artistica.

 

I principi cardine del progetto si possono ripercorrere come segue:

  • direzione della luce: il team ha optato per un utilizzo alternato tra sorgenti a emissione diffusa, dalla quota cornice verso l’alto per evidenziare le volte, e sorgenti d’accento per gli elementi culturali e devozionali;
  • intensità della luce: le soluzioni implementate consentono una diversificazione locale del flusso luminoso e la possibilità di sfumarne l’emissione per creare una sovrapposizione percettiva dei fasci;
  • cromatismo: il sistema di illuminazione progettato permette la determinazione della riconoscibilità materica delle superfici a mosaico.

Sulla base dei risultati dello studio illuminotecnico, la luce indiretta è stata utilizzata per valorizzare gli archi e le linee architettoniche, creando profondità e un senso di spiritualità diffusa; la luce diretta è stata impiegata per illuminare in modo efficace le aree di camminamento, la zona della mensa e gli spazi dedicati alla lettura. Infine, maggiore risalto è stato riservato all’illuminazione di elementi artistici come statue, quadri e altari, con fasci luminosi calibrati per esaltare i dettagli senza generare abbagliamenti.

 

Scelta e disposizione dei corpi illuminanti

Le sorgenti luminose sfruttano la tecnologia LED ad ampio spettro che favorisce la resa massima dei colori predominanti. Per una distribuzione ottimale dei corpi illuminanti sono state studiate soluzioni ad hoc per le diverse aree della Cattedrale:

  • Navata Centrale: illuminazione prevalentemente indiretta con proiettori di ridotte dimensioni a quota cornicione; per l’Aula Sacra sono stati utilizzati fari a quota posizionati sui capitelli;
  • Navate Laterali: illuminazione indiretta e diretta con proiettori di ridotte dimensioni disposti a quota sui capitelli delle volte a cupola;
  • Transetto: illuminazione indiretta, diretta e d’accento;
  • Cappelle: illuminazione d’accento con piccoli proiettori installati a scomparsa a quota sulla cornice alla base della volta;
  • Presbiterio: illuminazione indiretta, diretta e d’accento con piccoli proiettori che consentono di valorizzare volumi architettonici ed elementi specifici come l’altare maggiore, il crocefisso, il pulpito e l’organo.

La tecnologia al servizio della spiritualità

Il cuore tecnologico del nuovo impianto è il sistema DALI (Digital Addressable Lighting Interface), un sistema di dimmerazione digitale che consente il controllo e la regolazione dell’intensità luminosa di ogni singolo faretto in funzione delle esigenze specifiche. Attraverso dispositivi portatili e procedure automatiche è possibile creare scenari luminosi personalizzati e adattabili alle funzioni liturgiche e civili della Cattedrale, tra cui:

  • Impostare una luce soffusa per momenti di preghiera e meditazione;
  • Aumentare la luminosità per eventi pubblici o cerimonie;
  • Attivare scenari dinamici come la Via Crucis, illuminando le tappe del percorso in sequenza per guidare simbolicamente i fedeli lungo il cammino spirituale.

 

Un progetto tra innovazione e tradizione

L’intervento di relamping della Cattedrale di Palermo è un connubio perfetto tra innovazione tecnologica e rispetto del patrimonio storico, offrendo una nuova modalità di fruizione degli spazi sacri, in cui la luce diventa non solo elemento funzionale, ma parte integrante dell’esperienza spirituale ed estetica.

La Basilica, grazie a questo progetto, si presenta oggi sotto una nuova luce che ne esalta la maestosità, accompagna il raccoglimento e riceve ogni visitatore in un abbraccio luminoso, discreto e solenne.

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