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06/05/2025

Tra Storia e Sacralità: DZ Engineering fa brillare il Sito UNESCO della Cattedrale di Palermo

La bellezza architettonica e artistica della Cattedrale di Palermo, patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO dal 2015, brilla di luce nuova grazie al lavoro realizzato da DZ Engineering. Si è da poco concluso un significativo intervento di relamping all’interno della meravigliosa Basilica della Santa Vergine Maria Assunta, cuore pulsante della storia e della spiritualità siciliana.

Consapevoli dell’importanza del luogo e dell’impatto dell’illuminazione per la fruizione visiva degli spazi sacri, DZ Engineering ha effettuato la completa sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con moderni sorgenti a LED, in un’ottica di efficienza energetica.

 

L’incontro tra Arte ed Illuminazione

Come in ogni lavoro a cura di DZ Engineering, particolare attenzione è stata dedicata all’integrazione estetica dei nuovi dispositivi.

I faretti a LED sono stati appositamente verniciati con una tonalità RAL in perfetta armonia con i colori originali degli intonaci e degli stucchi dell’antica cattedrale, per garantire una presenza discreta e rispettosa del contesto storico-artistico.

Un progetto illuminotecnico su misura

Prima di procedere con la realizzazione dell’intervento, il team di ingegneri e progettisti ha eseguito uno studio illuminotecnico personalizzato per rispondere alle necessità della Cattedrale. Le molteplici attività che si svolgono all’interno del Duomo hanno richiesto l’implementazione di un’illuminazione funzionale e flessibile per adattarsi alle varie esigenze, ma sempre attenta alla dimensione scenografica e liturgica del luogo.

 

Per ridurre al minimo l’impatto visivo, sono stati adottati degli apparecchi di illuminazione perfettamente integrati con l’architettura della Basilica, in grado di valorizzare lo spazio senza alterarne l’equilibrio. Questa scelta ha consentito di esaltare la lettura materica e interpretativa degli affreschi, nel rispetto della loro profondità storica e artistica.

 

I principi cardine del progetto si possono ripercorrere come segue:

  • direzione della luce: il team ha optato per un utilizzo alternato tra sorgenti a emissione diffusa, dalla quota cornice verso l’alto per evidenziare le volte, e sorgenti d’accento per gli elementi culturali e devozionali;
  • intensità della luce: le soluzioni implementate consentono una diversificazione locale del flusso luminoso e la possibilità di sfumarne l’emissione per creare una sovrapposizione percettiva dei fasci;
  • cromatismo: il sistema di illuminazione progettato permette la determinazione della riconoscibilità materica delle superfici a mosaico.

Sulla base dei risultati dello studio illuminotecnico, la luce indiretta è stata utilizzata per valorizzare gli archi e le linee architettoniche, creando profondità e un senso di spiritualità diffusa; la luce diretta è stata impiegata per illuminare in modo efficace le aree di camminamento, la zona della mensa e gli spazi dedicati alla lettura. Infine, maggiore risalto è stato riservato all’illuminazione di elementi artistici come statue, quadri e altari, con fasci luminosi calibrati per esaltare i dettagli senza generare abbagliamenti.

 

Scelta e disposizione dei corpi illuminanti

Le sorgenti luminose sfruttano la tecnologia LED ad ampio spettro che favorisce la resa massima dei colori predominanti. Per una distribuzione ottimale dei corpi illuminanti sono state studiate soluzioni ad hoc per le diverse aree della Cattedrale:

  • Navata Centrale: illuminazione prevalentemente indiretta con proiettori di ridotte dimensioni a quota cornicione; per l’Aula Sacra sono stati utilizzati fari a quota posizionati sui capitelli;
  • Navate Laterali: illuminazione indiretta e diretta con proiettori di ridotte dimensioni disposti a quota sui capitelli delle volte a cupola;
  • Transetto: illuminazione indiretta, diretta e d’accento;
  • Cappelle: illuminazione d’accento con piccoli proiettori installati a scomparsa a quota sulla cornice alla base della volta;
  • Presbiterio: illuminazione indiretta, diretta e d’accento con piccoli proiettori che consentono di valorizzare volumi architettonici ed elementi specifici come l’altare maggiore, il crocefisso, il pulpito e l’organo.

La tecnologia al servizio della spiritualità

Il cuore tecnologico del nuovo impianto è il sistema DALI (Digital Addressable Lighting Interface), un sistema di dimmerazione digitale che consente il controllo e la regolazione dell’intensità luminosa di ogni singolo faretto in funzione delle esigenze specifiche. Attraverso dispositivi portatili e procedure automatiche è possibile creare scenari luminosi personalizzati e adattabili alle funzioni liturgiche e civili della Cattedrale, tra cui:

  • Impostare una luce soffusa per momenti di preghiera e meditazione;
  • Aumentare la luminosità per eventi pubblici o cerimonie;
  • Attivare scenari dinamici come la Via Crucis, illuminando le tappe del percorso in sequenza per guidare simbolicamente i fedeli lungo il cammino spirituale.

 

Un progetto tra innovazione e tradizione

L’intervento di relamping della Cattedrale di Palermo è un connubio perfetto tra innovazione tecnologica e rispetto del patrimonio storico, offrendo una nuova modalità di fruizione degli spazi sacri, in cui la luce diventa non solo elemento funzionale, ma parte integrante dell’esperienza spirituale ed estetica.

La Basilica, grazie a questo progetto, si presenta oggi sotto una nuova luce che ne esalta la maestosità, accompagna il raccoglimento e riceve ogni visitatore in un abbraccio luminoso, discreto e solenne.

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15/04/2025

Palazzo Guiccioli: alla scoperta della Ravenna ottocentesca tra il Museo Byron e il Museo del Risorgimento

Tra le strade del centro storico di Ravenna, sorge Palazzo Guiccioli, elegante dimora d’epoca recentemente trasformata in un raffinato complesso museale di risonanza internazionale. L’innovativo progetto, che include un significativo intervento di restauro, è stato ideato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, proprietaria dell’edificio.

 

L’itinerario espositivo si snoda su più livelli dove è possibile visitare il Museo Byron e il Museo del Risorgimento. Ogni dettaglio nelle sale del Palazzo è stato finemente curato per rievocare l’atmosfera dell’Ottocento ravennate e permettere ai visitatori di rivivere un’età florida per l’arte, la cultura e l’evoluzione sociopolitica della regione.

 

DZ Engineering, in sinergia con l’Unità di Progetto, ha colto con entusiasmo la sfida per realizzare all’interno di questo prestigioso sito storico un progetto di illuminazione volto a combinare il racconto immersivo con la sapiente regia della luce.

Convivenza tra Arte e Luce: il ruolo di DZ Engineering

L’impianto di illuminazione è stato studiato nei minimi dettagli per dare vita a un dialogo tra l’arte e la luce. Le attività illuminotecniche e di puntamento hanno seguito un fil rouge rendendo la luce funzionale all’allestimento, così da esplicitare i messaggi che ciascuno dei due Musei vuole trasferire al pubblico. Nello specifico, DZ Engineering ha scelto di utilizzare dei faretti spot per valorizzare gli ambienti e dei sagomatori ad hoc per enfatizzare elementi decorativi e d’architettura, coniugando le necessità illuminotecniche con la narrazione tra le opere esposte e la cornice strutturale che le ospita. La luminosità è stata intenzionalmente calibrata in ogni sala e, a riguardo, essenziale è stato l’impiego di apparecchi dotati di alimentatori dimmerabili (potenza 18W, CRI=98, 3000K), che consentono di ottimizzare i valori illuminotecnici.

 

Museo Byron: quando l’Italia ispirò il poeta romantico

Il primo livello di Palazzo Guiccioli ospita il Museo Byron, dedicato all’omonimo poeta inglese George Gordon Byron (1788-1824). La collezione, che nasce dalla raccolta di cimeli byroniani di Teresa Gamba, si intreccia con un racconto interattivo che cattura l’attenzione dei visitatori di ogni età.

 

Camminando tra gli arredi storici, i dipinti, gli oggetti personali e i manoscritti di Lord Byron, il pubblico è testimone della vita intensa dell’uomo e dell’artista e, in particolare, del forte impatto che la permanenza in Italia ha avuto sulla sua penna e visione politica, abbracciando gli ideali carbonari e sostenendo la lotta per l’indipendenza italiana.

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26/03/2025

04 Park – Monte Coralli: Motocross sotto le luci della ribalta

Immerso nel cuore vibrante della Motor Valley italiana, terra di motori e velocità, è sorto un luogo destinato a diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di offroad: è il crossodromo 04 Park – Monte Coralli. Questo progetto ambizioso, frutto della visione del pilota e campione Andrea Dovizioso, promette di ridefinire l’esperienza del motocross, offrendo emozioni uniche e adrenalina pura, anche dopo il tramonto.

 

Il crossodromo di Monte Coralli nasce dalla collaborazione tra Dovizioso, il Comune di Faenza e la Federazione Motociclistica Italiana. Il nuovo impianto di illuminazione, progettato e realizzato da DZ Engineering, permette a piloti esperti e appassionati di vivere le due ruote anche in notturna, offrendo un’esperienza a 360° del circuito.

DZ Engineering: tecnologia al servizio della passione

 

DZ Engineering ha dato vita a un sistema di illuminazione all’avanguardia, ispirando così i piloti amanti dell’off-road ad esibirsi liberamente anche in sessioni notturne. 30 pali, alti 15 metri fuori terra, svettano sul tracciato, illuminandolo con 77 proiettori LED tipo THORN CHAMPION 264L-740 V3 VSR ANT da 935 Watt, la cui intensità luminosa è regolabile a seconda delle necessità grazie all’utilizzo del protocollo DALI (Digital Addressable Lighting Interface), uno standard di comunicazione per l’illuminazione digitale che consente di raggruppare diverse fonti di luce e controllarle in modo indirizzabile. Questa soluzione illuminotecnica non solo garantisce una visibilità ottimale in ogni punto del tracciato, ma assicura anche il massimo rispetto degli standard di sicurezza, da sempre una priorità assoluta per DZ Engineering e per tutti coloro che amano il motocross.

 

L’impianto è stato ingegnerizzato e realizzato nel pieno rispetto delle normative di riferimento, coniugando la distribuzione del flusso luminoso ad un’elevata uniformità per consentire ai piloti di sfruttare al massimo le potenzialità del circuito, anche di notte; la scalabilità del sistema può permettere un’implementazione dello stesso per la realizzazione di riprese televisive, anche in alta definizione, regalando così a spettatori e appassionati un’esperienza coinvolgente e adrenalinica.

 

DZ Engineering ha altresì curato l’installazione di un importante sistema di sicurezza lungo il perimetro della pista di Monte Coralli: l’Eye-Track. Questo sistema di videosorveglianza invisibile permetterà di monitorare costantemente la pista, rilevando in tempo reale eventuali situazioni di pericolo e, in caso di necessità, segnalare automaticamente il pericolo ai piloti, integrando il lavoro del supervisore di pista.

L’Arte di Illuminare il Motorsport

 

La possibilità di correre in notturna durante la stagione estiva apre un mondo di nuove opportunità per le generazioni future di piloti, offrendo loro un luogo sicuro e all’avanguardia dove coltivare la propria passione. Il crossodromo 04 Park si distingue per essere interamente illuminato ed è un investimento significativo per la comunità locale.

 

Nel sito ufficiale e nelle piattaforme social verranno aggiornate sempre le condizioni della pista.

 

L’illuminazione del 04 Park – Monte Coralli è un esempio concreto di come la tecnologia possa migliorare l’esperienza sportiva, rendendola più sicura, coinvolgente e accessibile a tutti. DZ Engineering è orgogliosa di aver contribuito a illuminare questa passione, portando la magia delle corse notturne nel cuore della Romagna.

 

> Per maggiori dettagli e informazioni, visita la sezione progetti di illuminazione di pista.

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30/01/2025

Palazzo della Canonica, Pisa: un restauro illuminotecnico all’avanguardia firmato DZ Engineering

Tradizione e innovazione si uniscono con armonia nel progetto di riqualificazione del Palazzo della Canonica, edificio storico situato nella celebre Piazza dei Cavalieri a Pisa, dove DZ Engineering ha curato un importante intervento di restauro.

L’ambizioso piano di lavoro, commissionato dalla Scuola Normale Superiore, mira a trasformare i diversi spazi dell’edificio secolare, costruito nel 1566 dall’architetto Davide Fortini, in una moderna biblioteca a beneficio degli studenti del prestigioso Ateneo.

L’intervento, affidato alla competenza e all’esperienza della nostra azienda, si è focalizzato su aspetti illuminotecnici per conservare e valorizzare le splendide caratteristiche architettoniche del palazzo, attraverso soluzioni tecnologiche avanzate e un’attenzione particolare all’estetica.

 

 

Tra Storia e Modernità: il progetto delle stanze della nuova Biblioteca

Il Palazzo della Canonica è stato oggetto di una profonda trasformazione degli spazi interni, ma grazie a un meticoloso approccio, DZ Engineering è intervenuta preservando l’identità storica dell’edificio.

Le varie stanze sono state completamente riorganizzate, con focus specifico sulla parte illuminotecnica, uno step fondamentale per creare un ambiente accogliente e funzionale, idoneo a ospitare la nuova biblioteca universitaria.

Negli spazi della Canonica sono state installate lampade lineari di alta qualità firmate Zumtobel, leader nel settore dell’illuminotecnica. Questi apparecchi sono dotati di un sistema avanzato di dimmerazione, che consente di regolare l’intensità luminosa in base alle diverse esigenze degli utenti.

Inoltre, grazie all’utilizzo degli scenari Litcom, è possibile creare differenti configurazioni luminose, ottimizzando il comfort visivo e l’efficienza energetica.

Illuminazione d’accento nel Loggiato Interno

Una parte cruciale dell’intervento di DZ Engineering riguarda il loggiato interno del Palazzo, area in cui l’intervento illuminotecnico è stato concepito per enfatizzare l’architettura, in particolare le volte che rappresentano uno degli elementi architettonici più distintivi dell’edificio.

Il sistema di illuminazione d’accento attentamente studiato permette alle linee e ai dettagli delle volte di emergere con una nuova forza visiva, creando un’atmosfera suggestiva e raffinata.
Particolare attenzione è stata riservata alle finiture del loggiato situate al primo piano e destinate all’illuminazione, sia ordinaria che di emergenza, al fine di migliorare l’impatto estetico senza compromettere la funzionalità.

La scelta di una finitura in rame anticato ha permesso di integrare armoniosamente le nuove installazioni con il contesto storico dell’edificio. Questa soluzione conferisce un tocco di eleganza agli spazi, rispettando l’atmosfera classica e il pregio architettonico del palazzo.

 

 

L’Impronta di DZ Engineering

Il progetto di restauro del Palazzo della Canonica si distingue come un eccellente esempio di coesistenza tra innovazione e conservazione.

L’impegno e la professionalità di DZ Engineering hanno permesso di raggiungere un risultato che risponde alle esigenze di ammodernamento senza compromettere l’identità del luogo.

Grazie alla cura per i dettagli e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, il Palazzo della Canonica è oggi un ambiente ideale per la formazione e la ricerca, offrendo agli studenti della Normale uno spazio funzionale e accogliente.

Al tempo stesso, l’intervento ha valorizzato la bellezza storica dell’edificio, confermando Piazza dei Cavalieri come uno dei simboli più rappresentativi della città di Pisa.

Con questo progetto, DZ Engineering dimostra nuovamente la propria esperienza nel realizzare interventi significativi e delicati, unendo know-how tecnologico e sensibilità per il contesto storico, un modello di eccellenza che ispira il futuro della riqualificazione architettonica.

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20/12/2024

La tecnologia DZe-Flag in azione al Formula 1 Qatar Airways Azerbaijan Grand Prix 2024

Tra le veloci curve del circuito cittadino di Baku, i Light Panels firmati DZ Engineering hanno fatto la loro prima apparizione in Formula 1 in occasione del Gran Premio d’Azerbaijan 2024, un traguardo emozionante per la nostra azienda.

 

Il sistema DZe-Flag è stato installato con successo lungo i 6km di tracciato, garantendo perfetta visibilità e sicurezza ai piloti in ogni condizione, anche nelle più critiche.

 

Grazie all’impegno e alla dedizione del nostro team, l’installazione dei pannelli ha soddisfatto pienamente gli standard di sicurezza richiesti dalla FIA.

Ogni dettaglio è stato curato con precisione per offrire prestazioni ottimali e contribuire allo spettacolo mozzafiato della gara.

 

 

Wired Keyboard: il nuovo strumento targato DZE

Un’importante novità introdotta a Baku è la DZe-Flag Wired Keyboard, in alternativa alla versione wireless che rimane un’opzione disponibile, parte integrante del sistema DZe-Flag, progettata per garantire una gestione dinamica dei Light Panels.

 

Questa tastiera cablata, unica nel suo genere, si distingue in un settore competitivo grazie alle sue caratteristiche innovative:

  • Connessione semplificata Plug & Play: un singolo cavo per alimentazione e trasmissioni dati.
  • Tecnologia IP: integrazione con infrastrutture di rete esistenti e capacità di gestione remota.
  • Versatilità: design ergonomico e intuitivo per un controllo preciso e immediato.
  • Resistenza e affidabilità: costruita con materiali di alta qualità per resistere a qualsiasi condizione meteo.

Completamente personalizzabile, il display della DZe-Flag Wired Keyboard ad alta visibilità comprende tutte le bandiere richieste, facilmente aggiornabili tramite il software integrato qualora vi siano modifiche ai regolamenti ufficiali. Questo rende la nostra tastiera cablata adatta a qualsiasi tipo di gara in quanto il display si può rapidamente impostare sulla modalità di corsa necessaria, variando tra eventi FIA e FIM e molto altro.

La DZe-Flag Wired Keyboard permette ai commissari di gara di gestire le segnalazioni luminose in modo più efficiente e attento potendosi spostare in punti più sicuri del tracciato grazie alla tecnologia IP, sempre garantendo risposte tempestive in situazioni di pericolo.

Costruita per resistere a qualsiasi condizione e ambiente, la reattività della tastiera cablata assicura una produttività fluida e costante.

Il sistema DZe-Flag è pienamente integrato con i sistemi FIA e conforme a tutti i requisiti di sicurezza.

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08/10/2024

Efficientamento energetico illuminazione pubblica Marina di Cecina

Ogni sistema di illuminazione pubblica ha un duplice obiettivo: da un lato quello di garantire il massimo livello di sicurezza ai propri cittadini e, dall’altro, il decoro urbano.

 

La corretta elaborazione di un progetto di illuminazione dipende dai seguenti fattori:

  • Omogeneità e qualità della luce emessa
  • Prospettive di durata dell’impianto
  • Efficienza energetica conseguibile
  • Abbattimento dei costi di manutenzione
  • Scelta delle fonti luminose in base alle caratteristiche e alle esigenze del luogo (presenza di edifici storici, monumenti e altre strutture di interesse).

 

Il progetto di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica a Marina di Cecina

In linea con gli obiettivi sopra descritti, il Comune di Cecina ha sviluppato un progetto di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica che prevede la sostituzione di tutti i quadri elettrici e dei corpi illuminanti e l’implementazione di un sistema di telegestione in grado di rilevare tempestivamente eventuali disservizi (lampade danneggiate e/o interruttori che non funzionano correttamente).

 

A progetto ultimato si stima, in termini di potenza complessiva installata, un risparmio del 60%.

 

Le aree di intervento previste

Per realizzare il progetto nel modo più rapido ed efficiente, il Comune di Cecina ha suddiviso l’area oggetto di intervento in tre lotti, nello specifico:

  • Lotto 1: Area centro-nord e San P. in Palazzi
  • Lotto 2: Area Marina di Cecina
  • Lotto 3: Cecina centro e area sud

DZ Engineering si è aggiudicata il Lotto numero 2.

Il contributo di DZ Engineering

Durante la fase di sviluppo di un progetto di illuminazione pubblica, DZ Engineering studia accuratamente le necessità specifiche al fine di realizzare aree sicure, efficienti e accattivanti per residenti e visitatori.

Di conseguenza, le soluzioni proposte consentono un incremento dei livelli di sicurezza e la diminuzione dei costi operativi e del numero di interventi di manutenzione.

 

Per quanto concerne il progetto di efficientamento energetico della pubblica illuminazione per il Comune di Cecina, DZ Engineering ha curato la sostituzione dei corpi illuminanti comunali nel lotto numero 2 e l’installazione di un sistema di telecontrollo per la regolazione e il controllo dei punti luce della rete.

All’interno del lotto di nostra competenza si contano 1552 corpi illuminanti, di cui l’80% composto da armature stradali mentre la restante parte si configura come corpi di arredo installati su tesate o pali bassi.

 

DZ Engineering ha provveduto alla sostituzione dell’intero parco lampade del lotto comunale utilizzando corpi illuminanti LED di marca AEC (I-Tron, Arya, Ecorays), all’installazione su ogni corpo illuminante di un nodo di telecontrollo (interno o esterno in funzione del corpo), e al rifacimento dei quadri elettrici compresi nel lotto.

Grazie a questo intervento è stato possibile creare un sistema a rete mesh in doppia banda libera a 2.4 GHz e 868 MHz che consente di controllare e regolare i corpi illuminanti connessi e visualizzarli tramite un applicativo online che non solo mostra lo stato del corpo ma può rilevare anche eventuali anomalie elettriche.

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19/07/2024

La tecnologia di DZE illumina Hankook London E-Prix 2024

Si concluderà all’ExCel Exhibition Centre di Londra, con le gare del 20 e del 21 luglio, il campionato di Formula E 2024. Qui verranno incoronati il pilota e il team campioni di una stagione mozzafiato combattuta fino all’ultimo giro di pista.

Ancora una volta, per il quarto anno consecutivo, la tecnologia di DZE contribuirà ad illuminare i tratti indoor del circuito attraverso il sistema di illuminazione di pista e dei banner pubblicitari.

In seguito ad una modifica all’altezza delle curve 16-17-18, che non ha intaccato il tracciato ma ha visto un prolungamento di una copertura esterna del building, è stato ampliato il progetto tecnico della nostra installazione.

 

Caratteristiche e vantaggi della tecnologia DMX

Il progetto sviluppato da DZE sfrutta le potenzialità di ArenaVision Gen3 di Philips a 3 moduli LED con un flusso luminoso di 170k lumen e della tecnologia DMX, che permette di utilizzare questo prodotto per la creazione di effetti scenografici durante l’intrattenimento pre e post-gara.

Il protocollo DMX è uno standard di comunicazione digitale che viene utilizzato per controllare il sistema di illuminazione in ambito professionale, all’interno di teatri, sale congresso, festival ed eventi in genere.

Tutti contesti, quelli appena citati, caratterizzati da un numero elevato di fonti luminose da gestire e complessi effetti speciali da realizzare.

A seguito quindi di questa modifica al tracciato, sono stati aggiunti 37 nuovi proiettori in curva 16 rispetto allo scorso anno.

La tecnologia DMX si rivela inoltre la scelta migliore in presenza della tecnologia LED che permette di creare giochi di luce ed effetti luminosi e gestire l’illuminazione mettendo in risalto le caratteristiche architettoniche del luogo dove si svolge l’evento.

In che modo il sistema di illuminazione DZE ha migliorato il London E-Prix 2024

La sicurezza fa da sempre parte della mission della nostra azienda: è l’obiettivo che intendiamo raggiungere in ogni progetto che realizziamo nel settore del Motorsport, su circuiti di qualsiasi categoria e grado.

Adattando il sistema di illuminazione alle esigenze del layout della pista, è possibile assicurare lo svolgimento in totale sicurezza dell’evento garantendo anche un’ottimale luminosità durante le riprese televisive.

La caratteristica progettuale nonché la filosofia ingegneristica dell’utilizzo del sistema a truss da parte di DZE, sia nei circuiti di Formula 1 che di Formula E, porta con sé diversi benefici, apprezzabili soprattutto nei circuiti cittadini, che possiamo velocemente riassumere come segue: posizionamento della struttura e delle sorgenti luminose a ridosso del tracciato permettendo ottima incidenza del flusso luminoso e maggiore uniformità della luce; installazione snella che incontra il gradimento del pubblico in quanto non impattante sulla visibilità dalle tribune e facilità installativa che ottimizza il processo lavorativo rendendo rapide ed efficienti le operazioni di montaggio e smantellamento.

La soluzione sviluppata da DZE si rivela ancora una volta l’opzione ideale per i circuiti temporanei.

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28/05/2024

Il nuovo sistema di illuminazione artistica nella Gran Galleria della Reggia di Caserta realizzato da DZ Engineering

Lo scorso 1° marzo, dopo circa un secolo, è tornata a splendere l’ala nord del braccio occidentale del Palazzo Reale di Caserta.

Gli interventi di ristrutturazione, eseguiti da una RTI tra DZ Engineering Srl, Vincenzo Modugno srl Costruzioni e restauri Cosedo srl, hanno permesso di recuperare queste sale dismesse dall’Aeronautica militare per poter essere sfruttate come spazi per esposizioni temporanee.

All’interno del progetto DZ Engineering si è occupata della realizzazione dell’impianto di illuminazione funzionale e d’accento, governato da un sistema di gestione e supervisione.

 

Illuminazione artistica d’accento

Nel progettare e realizzare impianti di illuminazione artistica DZE punta a preservare e valorizzare le caratteristiche intrinseche degli ambienti al fine di offrire un’esperienza di qualità al pubblico e, attraverso l’utilizzo dell’illuminazione d’accento, permette di creare punti di interesse attorno alle opere, catturando l’attenzione dei visitatori e mirando a creare una situazione immersiva per gli stessi.

In questo ambito l’obiettivo è rappresentato dalla conservazione del patrimonio artistico e culturale attraverso progetti di valorizzazione illuminotecnica che permettono una corretta analisi materica, artistica e costruttiva dei diversi spazi in modo da mettere in risalto le opere d’arte e tutti gli elementi architetturali che caratterizzano gli spazi adibiti a mostre ed esposizioni.

 

Il progetto di DZE per la Gran Galleria della Reggia di Caserta

Il sistema di illuminazione artistica concepito per l’ala nord ovest dell’edificio Vanvitelliano è basato sull’equilibrio della luce funzionale e d’accento, rispettando la visione degli spazi progettati dall’architetto neoclassico.

L’intensità dell’illuminazione varia nel corso della giornata grazie al sistema di gestione automatico che rende la luce flessibile, adattandola alla luce ambientale.

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20/03/2024

DZe-FLAG FOR SEPANG INTERNATIONAL CIRCUIT

Un nuovo successo per le DZe-FLAG che lo scorso 8 febbraio sono scese in pista a Sepang in occasione dei test per il Gran Premio di Moto GP della Malesia.

Il sistema di bandiere elettroniche di grado A progettato da DZ Engineering fece il suo debutto nel 2008 sul Circuito di Marina Bay a Singapore distinguendosi per il metodo di comunicazione più rapido e sicuro rispetto alle soluzioni adottate fino a quel momento.

Facciamo un passo indietro nel tempo: ripercorriamo i momenti più importanti del progetto che ha portato alla nascita delle bandiere luminose DZe-FLAG per comprendere in che modo questa tecnologia ha migliorato il lavoro dei Marshal.

 

Le bandiere di segnalazione prima delle DZe-FLAG

Nel 1950 a Silverstone (UK), anno in cui si è disputato il primo Campionato mondiale di Formula 1, il compito di segnalare la presenza di pericoli sulla pista sventolando bandiere colorate veniva svolto dai commissari di percorso o Marshal.

I Marshal sono lavoratori volontari con un certo livello di specializzazione che si occupano inoltre di:

  • rimuovere i detriti delle vetture accidentate;
  • intervenire con estintori in caso di incendio;
  • rimuovere e spostare le vetture ferme per guasti tecnici;
  • gestire le comunicazioni di pista, autorizzando gli interventi del personale medico per il soccorso;
  • proteggere i pilori e tutto il personale al di fuori della pista.

Il ruolo dei Marshal è evidentemente caratterizzato da un certo livello di rischio che aumenta nel momento in cui le gare si svolgono in notturna.

DZe-FLAG, origini e fasi del progetto

Il progetto che ha portato alla nascita delle bandiere luminose nasce con l’obiettivo di rappresentare un valido supporto per la sicurezza dei piloti in pista, garantendo – grazie ad un’avanzatissima tecnologia a LED – una perfetta visibilità in tutte le condizioni metereologiche e di luce, sia durante competizioni diurne che notturne.

Il brevetto delle DZe-FLAG

Il team di ingegneri di DZE ha realizzato le bandiere elettroniche sulla base delle linee guida fornite dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).

Rispetto ad altri sistemi quello progettato da DZE si distingue per la capacità di comunicazione wireless tra i vari componenti.

La tecnologia brevettata permette di controllare e comandare le bandiere di segnalazione mediante dei tablet touch screen, altamente personalizzabili in tempi brevi, senza venire meno agli standard di sicurezza del settore.

Le bandiere di segnalazione elettroniche sono un unicum: rappresentano il mezzo che ha permesso di introdurre l’innovazione tecnologica nel settore dello sport motoristico.

Cosa è successo dal 2008 ad oggi

In seguito al debutto delle bandiere elettroniche nel 2008 sul circuito di Marina Bay a Singapore, la Federation Internationale de l’Automobile (FIA) ha introdotto nuove linee guida con l’intento di aumentare i livelli di sicurezza su tutti i circuiti internazionali.

Sono stati così introdotti nuovi regolamenti e nuovi Standard, sia dalla FIA che dalla FIM (Federation Internationale de Motocyclism) ai quali la nostra azienda ha risposto e si è allineata con il progetto delle bandiere luminose ottenendo l’omologazione per fornire e installare bandiere di segnalazione elettroniche per i circuiti di ogni genere e grado (GRADO 1, 2 e 3 licenze assegnate da FIA e Grado A,B,C da FIM), diventando così uno dei tre player al mondo in grado di possedere e fornire l’intera gamma di omologhe.

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21/02/2024

Smart City Control Room Firenze, il ruolo di DZ Engineering

Smart City, il progetto ambizioso della Commissione Europea

Una smart city incarna l’ideale di una realtà urbana all’interno della quale le risorse vengono gestite con l’intento di raggiungere una condizione di autosufficienza energetica e sostenibilità economica così da garantire ai cittadini un livello della qualità della vita nettamente superiore.

 

Nei progetti di rinnovamento delle infrastrutture e dei servizi offerti ai cittadini, diventa di fondamentale importanza l’utilizzo delle tecnologie IoT per diversi motivi, ad esempio: una migliore gestione ed ottimizzazione delle risorse, la riduzione dell’impatto ambientale, la progettazione e costruzione di reti di trasporto urbano ecosostenibili, il perfezionamento e potenziamento dei servizi e lo sviluppo di nuovi.

 

All’interno di una smart city si “lavora” inoltre per favorire le relazioni con il capitale intellettuale, umano e sociale: tutti i cittadini contribuiscono attivamente alla politica pubblica e rendono l’amministrazione della città interattiva e reattiva.

 

Sostenibilità, efficienza ed innovazione permettono inoltre di innalzare i livelli di sicurezza degli spazi urbani, offrendo protezione all’intera popolazione.

 

 

La tecnologia messa a punto da DZ Engineering

Il progetto della Smart City Control Room è frutto delle esperienze e del know-how sviluppato da DZ Engineering sia in ambito Motorsport che di sicurezza urbana. La realizzazione dei sistemi di controllo TVCC nei circuiti di F1 e MotoGP (Singapore, Monza, Imola, Hanoi e Mandalika) e delle infrastrutture cittadine nelle città di Ravenna, Forlì, Cesena e Crotone sono state le basi per raggiungere un grado di eccellenza.

 

Un vero e proprio gioiello di alta tecnologia che permetterà al Comune di Firenze di:

 

  1. aumentare il livello di efficienza della gestione della mobilità, favorendo la condivisione completa delle informazioni;
  2. avere un controllo totale su quello che succede ogni giorno relativamente alla mobilità pubblica e privata, alla sicurezza, all’illuminazione, ai semafori e all’infomobilità;
  3. creare un modello di analisi della funzionalità urbana comune dove tutti i dati e le informazioni vengono sfruttati per organizzare la gestione ordinaria e straordinaria della città e definire le strategie.

La struttura informatica della Control Room

La struttura della SCCR prevede una centrale operativa responsabile della comunicazione e della cooperazione tra i vari soggetti, dello scambio di informazioni e della vista sinottica di quelle condivise, dell’integrazione dei sistemi informativi e delle procedure.

 

Al fine di favorire la collaborazione e la cooperazione è stato creato un unico spazio di lavoro dove i sistemi hardware e software consentono di:

 

  • centralizzare le informazioni contenute nelle banche dati e nei sistemi di gestione comunali riguardanti la rete stradale;
  • creare una piattaforma per l’interfacciamento con i sistemi delle centrali operative esterne;
  • sviluppare un sistema di monitoraggio e gestione in grado di offrire una visione in tempo reale del livello di efficienza degli impianti e dei servizi comunali.

Quali sono le attività svolte nella Control Room

L’operato quotidiano nella Control Room segue una logica predittiva ed ha l’obiettivo di programmare e coordinare tutti gli eventi che potrebbero avere un certo impatto sulla mobilità cittadina, ad esempio cantieri e manifestazioni.

 

La gestione trasparente degli eventi programmati e non, permette di implementare soluzioni efficienti e di condividerle in maniera tempestiva con tutti i soggetti coinvolti.

Questo modus operandi rende la risoluzione di imprevisti e/o problemi più veloce e fluida.

 

Infine, dalla Control Room viene eseguito un monitoraggio costante dei servizi pubblici e del corretto funzionamento degli impianti che si trovano sulle strade, come quello di illuminazione e delle antenne Wi-Fi.

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