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Il progetto di revamping a San Vitale: il restauro illuminotecnico della Basilica Patrimonio UNESCO

Il progetto di revamping a San Vitale: il restauro illuminotecnico della Basilica Patrimonio UNESCO 02/09/2025

Il progetto di revamping a San Vitale: il restauro illuminotecnico della Basilica Patrimonio UNESCO

Capolavoro dell’arte paleocristiana e scrigno di mosaici di straordinaria bellezza, la Basilica di San Vitale a Ravenna, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996, è uno dei luoghi più suggestivi del panorama culturale italiano.

 

Per secoli, la luce naturale ha tessuto un dialogo con lo spazio, valorizzando la sacralità del luogo e le complesse simbologie che decorano ogni superficie. Con l’evoluzione delle esigenze conservative e percettive, è diventato essenziale un progetto di rinnovamento dell’impianto di illuminazione interna. L’intervento di DZ Engineering ha unito con maestria i principi fondamentali dell’illuminazione per i luoghi di culto alla necessità di esaltare l’eredità culturale e garantire un comfort visivo ottimale.

Tradizione e tecnologia: l’illuminazione di tesori artistici

La norma UNI 10829:1999 definisce la metodologia per rilevare le condizioni ambientali, dalla temperatura all’illuminazione, al fine di proteggere opere d’arte e beni storici. Questa normativa va oltre la semplice misurazione: analizza l’esposizione delle opere alla luce, sia naturale che artificiale, e ci ricorda che la radiazione elettromagnetica può essere una minaccia invisibile per i materiali più sensibili. È una guida essenziale per bilanciare l’esigenza di valorizzare questo patrimonio artistico con il bisogno di preservarlo dal degrado.

 

Il revamping della Basilica di San Vitale illustra il delicato equilibrio tra valorizzazione e conservazione. Le scelte illuminotecniche di DZE hanno permesso di unire precisione tecnica e sensibilità artistica al fine di esaltare la bellezza dei mosaici e l’architettura, senza comprometterne l’integrità storica.

 

L’adozione di sorgenti LED di alta qualità ha dato vita a un’illuminazione omogenea e coerente, minimizzando le differenze di colore tra gli apparecchi attraverso il processo di binning.

 

Una parte cruciale è stata far risaltare le tonalità dominanti della Basilica. Attraverso l’uso di LED ad ampio spettro, il team DZE ha potuto restituire la resa cromatica desiderata per valorizzare la vibrante palette di colori dei mosaici e le delicate sfumature pastello delle decorazioni dell’abside. La scelta di una temperatura di colore delle sorgenti compresa tra i 3000 e 4000 Kelvin ha permesso di privilegiare l’impatto complessivo dell’opera.

Geometrie di luce: illuminazione su misura

La selezione e la disposizione dei corpi illuminanti valorizzano l’arte e l’architettura della Basilica. È stato mantenuto l’impianto di distribuzione esistente e la posizione delle sorgenti luminose, un approccio meticoloso che assicura la piena conservazione della percezione degli interni illuminati. L’intervento di riqualificazione ha previsto diverse scelte illuminotecniche per i vari spazi della Basilica.

 

Nell’ambulacro, la luce avvolge delicatamente lo spazio grazie a un’illuminazione prevalentemente indiretta che fa risaltare le finestre di alabastro e i capitelli ed una più diretta che accompagna l’ingresso attraverso i portali. Nel nartece, le vecchie strutture sono state sostituite con soluzioni lineari a quattro proiettori più discrete ed efficienti, garantendo continuità estetica e funzionale con le aree adiacenti. Nel matroneo, un sistema di illuminazione a scomparsa dal pavimento esalta gli affreschi e l’architettura senza interferenze visive, grazie anche a luci orientabili che modellano la luce su archi e semi-volte. La cupola è illuminata da quattro proiettori con ottica regolabile, mentre un sistema di illuminazione diretta e dinamica illumina l’Aula Sacra. Infine, nel presbiterio, i corpi illuminanti sono stati collocati sia alla base della trifora che su stativi e concentrano i fasci luminosi sui mosaici, sull’altare e sulla sede. I proiettori LED 4000K FullSpectrum restituiscono con precisione i colori e i dettagli, offrendo un’illuminazione funzionale e coerente.

Gestione flessibile a cura di DZ Engineering

L’intero sistema di illuminazione è controllato da una tecnologia intelligente che consente una gestione precisa di ogni corpo illuminante. Tutti gli apparecchi sono dotati di alimentatori DALI, permettendo così l’identificazione singola della sorgente, la regolazione della luminosità e la creazione di scenari personalizzati. Grazie all’integrazione di un sistema su protocollo KNX, il controllo dell’illuminazione è rapido e intuitivo, sia da tastierini dedicati che da tablet. Questa flessibilità permette di adattare l’atmosfera della Basilica alle diverse funzioni, da quelle liturgiche a quelle artistiche.

 

Il know-how e la cura ai dettagli di DZ Engineering testimoniano nuovamente come la luce non sia solo funzionale, ma parte integrante dell’esperienza stessa.

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